Google ha comunicato a Huawei che in futuro i dispositivi Android del colosso cinese non potranno più utilizzare i servizi Google.
Questa decisione è diretta conseguenza della guerra commerciale in corso tra USA e Cina.
Nel corso degli ultimi mesi i già burrascosi rapporti tra gli Stati Uniti e la Cina sono peggiorati ed ora il tutto si complica dopo la scelta del governo americano di vietare alle aziende statunitensi di avere rapporti commerciali con alcune aziende cinesi (tra le quali c’è Huawei).
Queste limitazioni arrivano dopo i dazi commerciali sui prodotti made in China voluti da Trump ed applicati poi anche dal governo cinese sui prodotti americani.
Questa scelta impedirà a Huawei di utilizzare i servizi Google (ma non Android) sui suoi smartphone
Google ha semplicemente rispettato quelle che sono le direttive del governo americano, ma questa scelta danneggerà Huawei (almeno nel breve e medio periodo).
Il colosso cinese, infatti, potrà continuare ad utilizzare anche in futuro il sistema operativo Android sfruttando la versione open-source AOSP, ma dovrà rinunciare a tutti i servizi Google ed anche al Play Store.
Sul profilo Twitter di Android, comunque, è stato confermato che questa decisione non avrà effetto retroattivi e, quindi, i dispositivi già annunciati o presentati (come il Huawei Mate X, la serie P30 od il Huawei P Smart Z) potranno continuare ad utilizzare i servizi Google.
Anche Huawei ha voluto confermare che tutti gli smartphone già venduti (compresi quelli a marchio Honor) continueranno a ricevere gli aggiornamenti di sicurezza ed i servizi post-vendita:
Come risponderà Huawei (ed anche la Cina) a questi “attacchi”?
In futuro Huawei non potrà utilizzare i servizi Google sugli smartphone, ma dovrà rinunciare anche ad altri software ed ai componenti hardware realizzati da aziende statunitensi.
Il primo problema potrebbe essere in parte risolto con l’utilizzo di Android senza servizi Google (come sui tablet Kindle di Amazon), oppure, con un sistema operativo proprietario (Huawei ci sta lavorando da molto tempo).
Anche a livello hardware Huawei sui suoi smartphone potrebbe non avere grandissimi problemi poiché nella maggior parte dei casi utilizza i SoC Kirin prodotti dalla stessa azienda (anche se questi utilizzano qualche componente o sfruttano qualche brevetto di aziende statunitensi e, quindi, in futuro dovrebbero essere sviluppati in modo differente).
Il vero e grande problema, però, potrebbe presentarsi per i notebook di Huawei, un settore in cui l’azienda cinese era entrata poco tempo fa raggiungendo un buon successo (sia con i Huawei Matebook che con il Magicbook della controllata Honor).
In questo caso, infatti, Huawei dovrebbe rinunciare a parti hardware fondamentali come i chip Intel o AMD e, lato software, anche a Windows 10 (e, almeno per il momento, l’azienda non possiede chip proprietari e per il software dovrebbe provare a riadattare il possibile sistema operativo proprietario pensato per i suoi smartphone o realizzarne uno completamente nuovo).
Tra qualche mese scopriremo come saranno i vari dispositivi Huawei senza servizi Google, ma a breve dovrebbe arrivare la risposta della Cina che andrebbe a colpire le aziende statunitensi (per esempio, Apple).
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Peccato non è molto che ho comperato un cellulare huawei
Beh, tu non dovresti avere problemi. Qualcosa dovrebbe cambiare per gli smartphone che non sono ancora stati certificati e che verranno presentati dopo agosto, visto è stata concessa una proroga di 90 giorni.
Come puoi vedere nell’articolo, sia il profilo Twitter di Android che Huawei sui social hanno tranquillizzato i possessori di smartphone Huawei.