BlackBerry in passato era uno dei brand di telefonia più apprezzati, ma non ha saputo confermarsi nel mondo degli smartphone e questo ha portato alla sua fine. Il suo fascino e quello degli smartphone con tastiera, però, è rimasto ed ancora oggi qualcuno cerca uno smartphone con questa particolare caratteristica. BlackBerry non è più nel mercato degli smartphone ed un’azienda come Unihertz ha deciso di proporre agli amanti degli smartphone con tastiera fisica il suo Unihertz Titan Slim (ma anche il Titan ed il Titan Pocket), uno smartphone Android che sembra un successore degli smartphone BlackBerry. Da segnalare che tra Unihertz e BlackBerry, però, non c’è nessun legame.
Questo Titan Slim può sembrare un dispositivo un po’ “strano”, ma Unihertz è un’azienda che ha fatto dei dispositivi un po’ strani il suo marchio di fabbrica ed infatti si è fatta conoscere con i suoi smartphone ultra compatti (come, per esempio, l’Unihertz Jelly Pro che ho recensito qualche anno fa).
Contenuto della confezione dell’Unihertz Titan Slim
La confezione in cartone bianco mostra il logo dell’azienda nella parte superiore, il nome dello smartphone sui lati e le caratteristiche principali dello smartphone nella parte inferiore.
All’interno della confezione, insieme allo smartphone, ci sono la cover, il caricabatterie, il cavo USB, un adattatore da USB di tipo C a jack audio, la spilla per rimuovere i due carrellini delle SIM, una protezione per il display (una è già applicata) ed il manuale utente.
Nella confezione, quindi, c’è tutto quello che può servire per utilizzare al meglio lo smartphone.
Design e costruzione dell’Unihertz Titan Slim
L’Unihertz Titan Slim si caratterizza per un design semplice e lineare, ma ovviamente attira subito l’attenzione perché nella parte frontale è presente una tastiera fisica QWERTY e di conseguenza un display molto più piccolo rispetto a quelli degli smartphone di oggi. La tastiera integra anche il lettore di impronte digitali.
Lo smartphone è realizzato interamente in plastica, con i bordi destro e sinistro arrotondati, mentre quello superiore e quello inferiore piatti. Sul lato destro ci sono il tasto di accensione e quelli per il volume, mentre su quello sinistro ci sono un tasto programmabile di colore rosso e due slot per le SIM. Il lato inferiore integra il microfono, la porta USB di tipo C e lo speaker, mentre quello superiore un secondo microfono e la porta ad infrarossi.
La parte posteriore in plastica lucida vede in alto a sinistra una singola fotocamera con il flash LED e nella parte bassa il logo Unihertz.
Trovo il design di questo smartphone molto carino, ma la back cover in plastica lucida trattiene le impronte in modo eccessivo e quindi alla fine l’ho utilizzato sempre con la cover nera inclusa in confezione che rende lo smartphone un po’ più elegante, ma anche un po’ più spesso e nasconde il pulsante sinistro di colore rosso (e questo per me è un peccato). Forse Unihertz avrebbe potuto utilizzare una plastica opaca per la back cover o lo stesso materiale e la stessa trama della cover.
Se l’altezza e la larghezza del Titan Slim sono paragonabili a quelle di un normale smartphone (anzi sono anche leggermente inferiori), lo spessore è decisamente maggiore, ma questo è probabilmente legato all’integrazione della tastiera fisica ed alla diversa disposizione interna delle varie componenti (forse anche per questo motivo lo smartphone non integra un jack audio).
Caratteristiche tecniche dell’Unihertz Titan Slim
- Display: IPS, 4.2″, HD+
- CPU: MediaTek Helio P70
- GPU: Mali-G72 MP3
- RAM: 6GB
- Memoria interna: 256 GB
- Sistema operativo: Android 11
- Connettività: dual SIM, dual standby, 4G LTE, VoLTE, Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.1, GPS / A-GPS / Beidou / Glonass / GALILEO, NFC
- Fotocamera frontale: 8 MP (Samsung S5K4H7)
- Fotocamera posteriore: 48 MP (Samsung S5KGM1), flash LED
- Batteria: 4100 mAh con supporto alla ricarica da 10W
- Dimensioni: 146,85 x 67,6 x 12,75 mm
- Peso: 204 grammi
- Altro: lettore di impronte digitali, sensore ad infrarossi
Display
L’Unihertz Titan Slim utilizza un display IPS da 4.2” con risoluzione HD+. Praticamente le dimensioni di questo display sono paragonabili a quelle degli smartphone di qualche anno fa ed oggi un display di questo tipo viene considerato piccolo, ma per l’azienda era impossibile utilizzarne uno più ampio mantenendo questo form factor ed inserendo la tastiera fisica (con un display più grande questo smartphone avrebbe raggiunto delle dimensioni simili a quelle di un telecomando della TV).
Questo smartphone utilizza un display “vecchio stile” con un bordo superiore ben pronunciato che ospita la fotocamera, la capsula auricolare ed il sensore di luminosità. Forse Unihertz avrebbe potuto utilizzare un display con foro (per seguire lo stile del momento) o un piccolo notch ed in questo modo avrebbe potuto integrare un display un po’ più ampio in uno smartphone con le stesse dimensioni.
Hardware
Questo smartphone utilizza la CPU MediaTek Helio P70 che viene affiancata dalla GPU Mali-G72 MP3, da 6 GB di memoria RAM e da 256 GB di memoria interna non espandibile.
Il MediaTek Helio P70 non è certo l’ultimo processore per smartphone arrivato sul mercato (infatti è stato annunciato ufficialmente ad ottobre 2018), ma di sicuro è un chip che ha raggiunto la piena maturità e quindi viene sfruttato al meglio.
L’impossibilità di espandere la memoria interna tramite una microSD può essere considerata un problema, ma visto che lo smartphone integra ben 256 GB di memoria interna di sicuro possiamo considerare questo come un problema trascurabile.
Software
L’Unihertz Titan Slim utilizza come sistema operativo Android 11 e questo è forse uno dei veri aspetti negativi dello smartphone, visto che al momento l’ultima versione del sistema operativo di Google è Android 13. Appena avviato e collegato alla rete lo smartphone ha ricevuto un aggiornamento che ha risolto qualche problema minore e ha portato le patch di sicurezza di agosto 2022.
Probabilmente questo smartphone non riceverà molti aggiornamenti e, si può dire quasi con sicurezza, un aggiornamento di versione e questo è un vero peccato perché uno smartphone così iconico avrebbe meritato qualcosina in più.
Il software è una versione praticamente stock di Android, ma Unihertz ha aggiunto anche qualche funzionalità particolare per sfruttare la tastiera fisica o per modificare le app o le funzionalità che possono essere richiamate tramite il tasto programmabile.
Per esempio, è possibile richiamare una determinata applicazione tramite la pressione di un tasto (per esempio si può collegare Telegram al tasto T che, quindi, una volta premuto aprirà l’applicazione) o abilitare lo “Scroll assistant” con il quale si potrà sfruttare la tastiera fisica come una sorta di trackpad (per esempio, se si legge una notizia sul browser è possibile scorrere tramite degli swipe sulla tastiera). Inoltre, di default lo smartphone integra la “Kika-Keyboard” che va a migliorare l’utilizzo della tastiera fisica (cliccando sul tasto dei simboli verrà aperta una finestra sul display per potere scegliere quello che si desidera).
Prestazioni
L’Unihertz Titan Slim riesce ad offrire delle buone prestazioni generali e durante l’utilizzo quotidiano non si notano rallentamenti. Il funzionamento generale, quindi, può soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti, ma bisogna anche dire che le prestazioni sono comunque inferiori rispetto a quelle di altri smartphone che si posizionano nella stessa fascia di prezzo e che utilizzano un comparto hardware di fascia superiore.
Le differenze con gli smartphone della stessa fascia di prezzo sono visibili per lo più durante l’utilizzo dei giochi (anche se, bisogna riconoscerlo, chi acquista uno smartphone di questo tipo non cerca di certo un gaming phone). Nella realtà si potrebbe anche giocare poiché molti giochi riescono ad adattarsi al meglio al comparto hardware dei diversi smartphone, ma di sicuro l’esperienza non è quella offerta da dispositivi di fascia superiore (per testare le capacità dell’Unihertz Titan Slim ho utilizzato “Apex Legends”, “PUBG Mobile” ed “Asphalt 9”).
Da segnalare anche l’assenza del supporto al Widevine L1 che quindi non permette di visualizzare ad alta risoluzione i contenuti delle varie piattaforme streaming (Prime Video, Netflix, ecc.). Considerando le dimensioni e la risoluzione del display, però, questo problema è un po’ meno grave rispetto a quando è presente su smartphone con display più ampi.
Connettività
L’Unihertz Titan Slim non supporta il 5G e questo per alcuni potrebbe anche rappresentare un problema. Chi acquisterà questo smartphone, quindi, dovrà accontentarsi del 4G, ma per il momento questa rinuncia non è così importante se consideriamo il livello del 5G in Italia ed anche il tipo di utilizzo che facciamo dello smartphone, ma in una visione di lungo periodo quest’assenza potrebbe avere un certo peso. Da segnalare, invece, il supporto dual SIM (a cui molti non possono rinunciare).
Per il resto non ci sono problemi con la connessione Wi-Fi, con il Bluetooth e neanche con il GPS che si caratterizza per un fix rapido e preciso.
Da segnalare la presenza del chip NFC che ovviamente può essere utilizzato per i pagamenti contactless, ma non solo.
Fotocamera
In un mercato pieno di smartphone che integrano un numero elevato di fotocamere (in alcuni casi totalmente inutili ed inserite solo per pompare la scheda tecnica), questo Unihertz Titan Slim si distingue per la presenza di una singola fotocamera posteriore da 48 MP e per la fotocamera frontale da 8 MP.
La fotocamera posteriore utilizza il sensore Samsung S5KGM1 che è stato utilizzato anche su tanti altri smartphone come, per esempio, il realme 9 5G, il POCO M3, il Redmi 9 o il TCL 10L. Grazie a questo sensore lo smartphone potrebbe registrare video in 4K, ma questa funzionalità non è stata implementata e quindi il Titan Slim realizza video con risoluzione massima Full HD.
La qualità dei video è sufficiente per il tipo di smartphone, ma facendo una valutazione generale possiamo considerarla insufficiente anche perché in condizioni di scarsa luminosità la qualità si abbassa notevolmente. Buona, invece, la qualità delle foto che in generale mi ha sorpreso (forse anche perché mi aspettavo di peggio). Lo smartphone può scattare foto con risoluzione massima di 48 MP. Ovviamente non si tratta di scatti estremamente dettagliati e di altissima qualità, ma sono adeguati alla tipologia di smartphone in questione.
Il sensore utilizzato può essere considerato un buon sensore per questa tipologia di smartphone, ma una fotocamera con un software un po’ troppo limitato non permette di sfruttarlo al meglio. Per esempio, oltre a funzionalità particolari che si possono trovare su altri smartphone (sul Titan Slim c’è solamente il timelapse), manca anche il riconoscimento automatico della scena ed anche l’interfaccia è troppo basilare.
Se l’assenza di un sensore grandangolare può essere giustificata per una gestione interna degli spazi (sempre legata all’integrazione di una tastiera fisica), la poca cura lato software non può trovare molte giustificazioni (anche perché, come già detto in precedenza, grazie all’utilizzo di un sensore di buona qualità questo smartphone avrebbe potuto offrire degli scatti e dei video di buon livello e sicuramente migliori rispetto a quelli che riesce ad offrire).
La fotocamera frontale utilizza un sensore Samsung S5K4H7 e, pur non offrendo una qualità elevata, svolge bene il suo lavoro (in pratica, niente selfie di qualità, ma un buon sensore per qualche videochiamata).
Batteria
L’Unihertz Titan Slim integra una batteria da 4100 mAh che può sembrare piccola (soprattutto considerando lo spessore dello smartphone), ma che riesce ad offrire una grande autonomia.
Probabilmente l’unione di un SoC con una buona efficienza energetica e non estremamente potente (che magari proprio per questo motivo non ti spinge ad utilizzare lo smartphone per operazioni troppo complesse), un display piccolo con una risoluzione non molto elevata ed un software stock senza bloatware permette di raggiungere anche un’autonomia di due giorni. Ovviamente l’autonomia può sempre variare in base al tipo di utilizzo, ma durante due giorni in cui ho utilizzato lo smartphone in modo basilare non ho dovuto collegarlo all’alimentatore (e c’era ancora una carica residua con la quale avrei potuto utilizzare lo smartphone ancora per qualche ora). In linea generale, quindi, di sicuro con questo smartphone si riuscirà sempre a concludere un’intera giornata senza la necessità di ricariche intermedie.
La buona autonomia verrà particolarmente apprezzata visto che lo smartphone non supporta una ricarica estremamente rapida (per una ricarica dal 30% al 100% impiega circa due ore e trenta minuti).
Manca il supporto alla ricarica wireless, ma per me questa non è una mancanza così grave considerando il tipo di smartphone.
Disponibilità e prezzo
Puoi acquistare l’Unihertz Titan Slim su Amazon al prezzo di 349,99 euro.
Conclusioni
L’Unihertz Titan Slim è sicuramente uno smartphone che riesce ad attirare l’attenzione e verrà apprezzato in modo particolare da tutti quelli che in passato hanno amato BlackBerry ed i suoi dispositivi.
La scelta di acquistare o meno uno smartphone di questo tipo sarà dettata da uno di questi due fattori: il cuore o la ragione.
La ragione, probabilmente, ti dirà di scegliere uno smartphone diverso da questo perché allo stesso prezzo (o anche spendendo qualcosa in meno) è possibile trovare smartphone con display migliori, un hardware di livello superiore ed un comparto fotografico in grado di offrire video e foto di maggiore qualità (alcuni esempi possono essere il realme Narzo 50 5G, il realme 9 5G, il realme 9 Pro 5G, il Motorola Moto Edge 30 Neo o anche il Google Pixel 6a che costa un po’ di più, ma spesso viene proposto in offerta).
Il cuore, invece, potrebbe farti innamorare di questo smartphone così unico e probabilmente acquistandolo, pur dovendo rinunciare a qualcosa, alla fine non te ne pentiresti e continueresti ad amarlo.
Per concludere, uno smartphone come l’Unihertz Titan Slim può rappresentare una valida scelta per chi ha amato i BlackBerry e non può fare a meno della tastiera fisica, non pensa che avere un display con delle dimensioni compatte sia un problema e vuole un dispositivo dual SIM per utilizzarlo sia come smartphone personale che come smartphone per il lavoro. Invece, dovrebbero scegliere un dispositivo diverso tutti quelli che utilizzano lo smartphone per la visualizzazione di contenuti multimediali ad alta risoluzione, quelli che cercano uno smartphone rugged o almeno resistente ai liquidi e quelli che hanno le dita un po’ cicciotte (che potrebbero avere qualche difficoltà con la tastiera fisica).
Puoi trovare maggiori informazioni sul Titan Slim sul sito ufficiale dell’azienda.
Ti è piaciuto questo articolo? Se la risposta è si, allora continua a seguire il blog e lascia un mi piace alla pagina Facebook di Darth News Side, seguimi su Twitter e su Instagram. Inoltre, iscriviti al gruppo Telegram per ricevere tante notizie ed offerte direttamente sul tuo smartphone.
Leggi e #retwitta questo articolo 😉 Il contenuto è interessante e sarebbe un peccato non condividerlo con i tuoi amici. Passa al lato oscuro delle notizie. Leggi le notizie di #AlexaReviews 😉 Condividi il Tweet